Eventi e Collaborazioniindigo vintage pitti filati 91

Pitti Filati 91 è iniziato per noi la sera prima dell’effettivo inizio, il 28 giugno con l’evento organizzato dalla filatura Filpucci presso l’azienda dove viene realizzato il processo di riciclo del cashmere utilizzato per la produzione dei loro filati riciclati in cashmere. Nella prima sala che visitiamo vediamo subito il macchinario che trasforma i vecchi capi in maglia in fibra che può essere nuovamente filata.

Nella sala successiva scopriamo quello che avviene nelle fasi precedenti a quando i capi vengono inseriti in questo macchinario. In questo spazio vediamo subito la divisione a zone tra pre-consumer cashmere grs e post-consumer cashmere grs. Il primo dei due è imballato in fondo alla sala. Si parla di di pre-consumer per definire materiali tessili che non siano arrivati al consumatore finale, quindi scarti da lavorazioni tessili o di filatura e o capi difettati o altri prodotti tessili che non sono stati venduti. Il post-consumer cashmere invece è quello ricavato da capi usati. Per questo materiale viene realizzata una cernita e divisione in base ai colori. Ci sono dei grandi sacchi disposti in fila per la divisione.

Insieme ad un addetto a questa mansione proviamo anche noi a deciderein quale mucchio colore mettere le varie tonalità di colore e ci spiegano i loro criteri di divisione. È una divisione molto meticolosa e ci spiegano che anche capi che sembrano essere dello stesso colore vengono divisi in sacchi diversi al cambiare anche leggero di tonalità. Una curiosità: scopriamo che le maglie a righe vanno in un mucchio a parte che sarà fibra da ritingere in un colore scuro. Dopo questo passaggioi capi passano a degli operatori che li controllano ed eliminano bottoni etichette e altre applicazioni e accessoriche non possono passare attraverso il macchinario sopracitato, per la trasformazione dei capi di nuovo in fibra. Vedere queste fasi non può non ricordarci che su questo si è basata per secoli la fortuna di Prato nel tessile, sono i fondamentali del mestiere dei cenciaioli.. (Qui un bell’articolo su questa professione e la sua storia).

A seguito del tour del processo di riciclo è stato inaugurato un archivio dedicato al vintage americano dagli anni Quaranta agli anni Novanta: Indigo Vintage Collection (@indigo_vintage_collection su instagram).

Uno spazio questo, raro e originale dove la passione per la moda vintage si fonde con quella per il design e gli oggetti più svariati del periodo in America.

Gli oggetti di design sono davvero moltissimi, insegne luminose di locali e manifesti pubblicitari, oggetti come flipper e pompe di benzina vintage, e ancora sportelli e parti di auto d’epoca, fino a targhe in metallo di ogni genere e tipo. Perfino la struttura industriale è stata rivestita con lamiera alle pareti dall’aspetto retrò che aiuta a dare l’effetto vintage desiderato, da’ proprio l’impressione di entrare in un hangar degli anni cinquanta negli Stati Uniti.

I capi esposti variano moltissimo, sia maschili che femminili, dagli abiti da sera al reparto denim, con jeans, camicie, giacche e stivali texani, fino alle t-shirt stampate e alla giubbotteria. Ci sono qua e là bellissimi capi in maglia vintage con ricami e stampe e punti maglia davvero interessanti, sono questi ovviamente a cogliere maggiormente la nostra attenzione.

Il proprietario dell’archivio Indigo è un grande appassionato di Elvis, quindi a lui è dedicata una sezione a parte, con documenti, riviste, libri e una giacca probabilmente a lui appartenuta. Molto bello l’allestimento con i televisori su cui passano video del cantante.

Questo archivio storico appartenente alla famiglia Masi, d’ora in avanti sarà accessibile su prenotazione ad un pubblico di addetti ai lavori che potrà scoprire la collezione di articoli di abbigliamento e design ed eventualmente prenderli a noleggio. Vediamo qui sotto l’intervista che Tv Prato ha realizzato a Luigi Masi durante l’evento.

Pitti filati 91 è iniziato il mercoledì 29, tornato in Fortezza Da Bassodopo due edizioni svoltesi alla Stazione Leopolda, i numeri sono positivi e dicono che questo Pitti Filati è il migliore degli scorsi due anni, per numero di buyers e visitatori che vi hanno partecipato.

Molti gli espositori, dalle filature ai maglifici di Knit club, stamperie e aziende di software e macchine da maglieria come la Stoll. Una piccola sezione dedicata al vintage il “Vintage Selection” ritorna in fiera seppur in versione ridotta rispetto ai tempi pre-covid e si trova stavolta vicina all’ingresso.

Tra le filature che visitiamo in fiera ci sono: Millefili, Ecafil, Manifattura Sesia, Pecci, Cofil, Lanificio dell’Olivo, Mister Joe, Gitibi. Noi dell’ufficio stile del maglificio siamo alla ricerca di alcuni filati particolari che ci sono stati richiesti da brand nostri clienti così visitiamo in fiera solo gli stand che immaginiamo potrebbero averli. Vedremo le collezioni delle altre filature in azienda da noi con i rispettivi rappresentanti.

Molto bello e interessante lo spazio ricerca di quest’anno. Il titolo è Into The Wild, si parla quindi di un ritorno alle origini, ad una natura moderna e primitiva allo stesso tempo. Il tema è a sua volta suddiviso in 3 tematiche: Basic Instint, Victor Victoria, Cannibal. Si può dire che questo spazio ricerca si interroga sul progresso come ritorno a un periodo selvaggio e primitivo, un “futuro primitivo” in cui l’occasione di connessione offerta dalla tecnologia tende in realtà a dividere sempre di più. I materiali naturali e di riciclo sono spesso anche grezzi e semi lavorati, permettono così la creazione di maglie che servano da rifugio, strumenti primordiali per proteggerci. I colori sono quelli dei minerali e vegetali presenti sulla terra dalle sue origini.

Il tema VictorVictoria è quello che affronta la fluidità di genere rielaborando elementi del costume inglese di epoca vittoriana, la giacca maschile e il corsetto femminile. Nel periodo visti come elementi di costrizione arrivano in un futuro in cui sono fusi e portatori di elementi liberatori e dissacranti.

Ognuna delle tre tematiche è sviluppata attraverso un gruppo di manichinicaratterizzato in maniera differente con capi di ispirazione ogni volta riferita al gruppo di appartenenzadisposti in ordine circolare e una serie di pannelli con punti maglia di ispirazione montati su basi tagliate a forma di foglia.

Molto suggestivo in generale l’allestimento caratterizzato fortemente da strisce di tessuto non tessuto in diverse tonalità di verde sfrangiate come a sembrare elementi naturali da foresta selvaggia che scendono dal soffitto.

Basic Instint

Victor Victoria

Cannibal

Qui sotto una piccola raccolta di foto in giro per Pitti filati. Dallo stand di Olcese Ferrari con alcuni capi realizzati da noi in esposizione, fino allo stand di Feel The Yarn con esposti i capi dei finalisti del loro contest Feel The Green 2022. Passando per alcuni altri stand e vintage selection.