Continuiamo oggi il nostro viaggio tra le fibre naturali e sostenibili, vi accompagniamo alla scoperta della fibra chiamata SeaCell.
Anche chi non avrà mai sentito parlare di questa fibra avrà ormai intuito da cosa derivi dalle immagini in testa a questo articolo, il SeaCell deriva proprio dalle alghe marine.
Si tratta di una fibra totalmente naturale, ricavata dalla lavorazione nello specifico dell’alga Ascophyllum Nodosum, più nota come alga kelp, presente nei mari del nord Europa e vicino alle coste dell’Islanda.
L’Ascophyllum Nodosum è un‘importante fonte di sostanze protettrici: alginati dall’effetto detossinante, iodio, aminoacidi, antiossidanti, vitamina A-B-E-C, betacarotene, polifenoli, minerali, calcio, potassio, magnesio e selenio.
La raccolta delle alghe è un processo delicato e selettivo ma è soprattutto, sostenibile e dal basso impatto ambientale. Rimuovendo solo la parte dell’alga che è in grado di rigenerarsi si lascia, infatti, la possibilità all’ecosistema di mantenere un processo naturale di vita.
Per quanto riguarda la struttura delle fibre, è porosa e dona ai filati ottimali caratteristiche igroscopiche. La fibra di alga assorbe l’umidità in eccesso, mentre la pelle assorbe gli elementi salutari che essa rilascia, donando al corpo una confortevole sensazione di benessere e freschezza.
Le naturali proprietà anti-infiammatorie, antipruriginose e filtranti della fibra di Seacell lo rendono particolarmente adatto contro le malattie della pelle, da utilizzare quasi come forma terapeutica contro la psoriasi e le neurodermatiti.
L’azienda Smartfiber AG detiene il brevetto del Seacell, dopo anni e anni di studio ha sviluppato diverse tipologie di filati che contengono percentuali diverse di fibra di Seacell.
Tra questi il filato SeaCellTMLT prodotto esclusivamente da materie prime naturali, cellulosa (lyocell) e alghe, utilizzando metodi innovativi volti a una maggiore sostenibilità come il risparmio di energia e risorse e grazie all’impiego di sole fibre naturali vegetali, rendendo così la fibra completamente biodegradabile.
Il processo di lavorazione della Smartfiber incorpora quindi le alghe in una fibra di cellulosa, di conseguenza, le proprietà positive delle alghe sono preservate in modo permanente all’interno della fibra, anche dopo più cicli di lavaggio.
Questo processo di lavorazione innovativo ed ecologico permette la produzione del filato in un ciclo chiuso senza utilizzo di sostanze chimiche.
Per questo l’Unione Europea ha assegnato alla procedura Lyocell creata dalla Lenzing e utilizzata anche dalla Smartfiber nella creazione del SeaCell il Premio Ambientale Europeo 2000 nella categoria “tecnologia per lo sviluppo sostenibile”.
Per quanto riguarda il mondo della maglieria, una delle filature con cui lavoriamo che ha scelto di inserire nella sua collezione un filato fatto con la fibra di Seacell è la filatura Olcese Ferrari. Il filato si chiama Kelp ed è composto per il 70% da viscosa bamboo, altra fibra sostenibile che abbiamo trattato in un precedente articolo e per il 30% di Seacell.
Curiosità: Dall’Alga Ascophyllum Nodosum derivano una serie di prodotti come fertilizzanti per piante, creme per viso e corpo.
Dal sito Kosmeticanews.it:
“Le alghe Ascophyllum nodosum applicate sulla pelle con opportuni massaggi e drenaggi, sono in grado di attivare le proprietà drenanti, antinfiammatorie e antiedematose donando alla epidermide i principi attivi, i micro- e meso-elementi e composti biologicamente attivi di questa miracolosa alga, in modo tale da riattivare la microcircolazione sanguigna e linfatica sottocutanea e stimolare il metabolismo cellulare, aiutando così a eliminare le tossine accumulate e in eccesso così da svolgere azione riducente, detossinante e ossigenante.”
Fonti per questo articolo:
https://www.smartfiber.de/en/seacell-fiber/
http://www.filatimaclodio.it/filatimaclodio/seacell/
https://www.econote.it/2016/06/16/alghemoda/
https://www.smartfiber.de/en/seacell-fiber/
https://bigbloomhydro.wordpress.com/tag/ascophyllum-nodosum/
https://www.kosmeticanews.it/ascophyllum-nodosum-contro-cellulite-e-invecchiamento/
Credits immagini alghe Philip Colla: https://www.oceanlight.com/spotlight.php?img=00627